L’alburno è nettamente definito dal durame di colore giallo che con l’esposizione alla luce acquista un bel colore bruno dorato. Ha tessitura fine o media con fibratura spesso incrociata. Presenta grossi pori sparsi, ben visibile e contiene secrezioni calcaree anche di notevole dimensione. L’alburno viene attaccato da parassiti e va quindi eliminato, mentre il durame è piuttosto durevole.
Si lavora abbastanza facilmente con tutti gli utensili; presentando unicamente una certa tendenza a consumare le lame data la facilità ad incorporare secrezioni calcaree. Data la presenza di controfilo sarà bene ridurre l’angolo di taglio delle pialle a 15°. Il legno si incolla, si inchioda e si avvita in maniera soddisfacente ed è possibile ottenere una buona finitura utilizzando però dei turapori. Resiste bene all’aperto, anche in luoghi umidi e trova quindi impiego per costruzioni navali, coperte di imbarcazioni, carpenteria, falegnameria. Avendo anche un bell’aspetto ( assomiglia vagamente al teak ), viene anche impiegato come tranciato dall’industria del mobile.
Legno semipesante
Medio
Stabile
Media
Molto durabile
Elevata